Nuovo lungomare, via lo spartitraffico:  progetto condiviso ma no agli ostruzionismi

09.11.2022
Il progetto partirà a sud
Il progetto partirà a sud
È andata in scena ieri sera un'altra tappa di avvicinamento al progetto definitivo per il nuovo lungomare sangiorgese. Intorno al tavolo la maggioranza e i progettisti dell'Arkteam: immagini, proiezioni, rendering per capire come sarà la nuova opera che partirà dal muro di cinta del Marina di Porto San Giorgio e dovrebbe arrivare fino a via Curtatone. Il condizionale é d'obbligo visto che l'estensione del tratto da rifare é legata ai costi dei materiali, dato che il budget disponibile è di poco meno di 5 milioni di euro. Ad oggi altri fondi non ci sono.

La novità é che anche il tratto sud del lungomare diventerà a senso unico nord-sud, pertanto sarà cancellato l'attuale spartitraffico permettendo così il recupero di spazi per passeggiata, aree di socialità, verde e ciclabile.
Idee di massima che hanno trovato condivisione tra amministratori e consiglieri, i quali hanno detto sì alla discussione in una commissione urbanistica allargata come richiesto in una lettera della minoranza dei giorni scorsi.
"Piena apertura alle opposizioni e alla città, questo non è solo il progetto dell'amministrazione Vesprini", é stato detto, "perché l'opera di completamento di tutti e 4 i km di lungomare necessita per forza maggiore  di oltre 5 anni".
Il primo obiettivo, però, è non disperdere i fondi Pnrr da spendere entro il 2026 e su questo dalla maggioranza  fanno sapere che "non saranno ammessi ostruzionismi perché ne vale il futuro di Porto San Giorgio".

Approvazione del progetto esecutivo, gara d'appalto e contratto: un iter che dovrà portare all'apertura del cantiere entro e non oltre la fine dell'estate 2023

Il chiaro riferimento é all'uscita di pochi giorni fa del Comitato della pista ciclabile e Fiab che, all'indomani dell'incontro con il primo cittadino, avevano lanciato una serie di proposte che, tradotte, vorrebbero dire ricominciare tutto daccapo. Un processo che questa maggioranza non vuole perché il rischio sarebbe perdere il treno Pnrr.
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