Nuovo lungomare entro il 2026: c'è la grana chalet da spostare con la mina Bolkestein 

04.08.2022
Il litorale sangiorgese
Il litorale sangiorgese
Non c'è tempo da perdere: i 4 milioni provenienti dal  Pnrr per il rifacimento del  lungomare vanno spesi entro il 2026, pena la perdita dei fondi. La corsa contro il tempo è cominciata con una missiva firmata dall"Arkteam, la società che ha realizzato il progetto di fattibilità: quale tratto realizzare con i soldi a disposizione? Tra esecutivo, approvazione e gara d'appalto il tempo stringe per aprire il cantiere entro la prossima primavera.

Intorno al quesito posto dai tecnici, si è aperto il dibattito tra sindaco e maggioranza. Partire dal tratto centrale, quello  che va dallo chalet Barracuda al Tropical così come era stato paventato dalla passata amministrazione? Oppure cominciare l'opera dalle estremitá nord o sud?
Questa seconda ipotesi nasce dopo una analisi tecnica delle problematiche che insistono sulla parte centrale del lungomare: ben tre chalet debbono ancora adeguarsi al piano di spiaggia e quindi restituire la famosa fascia di tollenza di 3 metri.
E qui nasce il punto di domanda: se il privato non dovesse recepire subito l'ordinanza, o addirittura impugnarla davanti alla giustizia, che fare per evitare perdite di tempo?
E ancora: ad un anno dall'entrata in vigore della Bolkestein quale privato metterebbe mano al portafogli per spostare (o rifare)  la struttura sapendo che potrebbe perdere la concessione?
Ipotesi che fanno rima con ritardo nella tabella di marcia del cantiere e la conseguente  perdita dei 4 milioni di euro. Un rischio che la città non può correre, così sta prendendo corpo l'idea di incaricare l'Arkteam per il progetto esecutivo a cominciare dalla concessione n.1 o dalla 60 perché in entrambi i tratti non esistono ostacoli in quanto le concessioni sono tutte adeguate al piano di spiaggia (solo in alcuni casi ci sono semplici cabine da spostare).
Il cantiere potrebbe procedere spedito e chiudere entro il 2026, secondo le indicazioni ministeriali. 
E il tratto centrale, quello più vivo e vissuto? Il secondo stralcio di lungomare, che ad oggi non ha copertura finanziaria (in cassa ci sono poco meno di 5 milioni, 4 da Pnrr e il resto da oneri di urbanizzazione), verrebbe rimandato a dopo il 2026 (con fondi da intercettare) ma l'idea non piace a tutti.
Una scelta che il sindaco Vesprini e la sua maggioranza  deve mettere sul tavolo per un confronto aperto con la città, anche in pieno agosto. Il futuro è nelle  mani dei concessionari di spiaggia, pardon nella coscenza di chi deve ancora adeguarsi al piano di spiaggia.
#Portosangiorgiotoday.it