"Il peggior dicembre di sempre", il grido dei ristoratori
I sentori sono cominciati subito dopo l'estate come racconta chi sta sul campo.
"Da metà ottobre fino al 20 novembre in genere c'é un calo fisiologico - spiegano gli imprenditori - quest'anno invece i giorni feriali hanno cominciato l'affanno con l'inizio dell'anno scolastico. Abbiamo lavorato solo nei weekend e a novembre anche il sabato ha avuto una flessione".
Covid, cassa integrazione in vari settori produttivi, calo del fatturato per il commercio in generale sono il comune denominatore della crisi che tutti speravano potesse essere spezzato con l'inizio del periodo natalizio.
"Nulla di tutto ciò - dicono in coro i ristoratori sangiorgesi - pochissimo movimento durante la settimana al punto che in tantissimi hanno collezionato lo zero in alcune giornate. Cene prenatalizie cancellate anche all'ultimo con danni nell'economia aziendale. Tavolate per il giorno di Natale disdette anche il 24 mattina per positivitá: cosa c'è di peggio?".
A preoccupare ora é il Capodanno. "Le prenotazioni ci sono ma se prima il telefono che squillava era una benedizione, in queste ultime ore spesso è per informazioni su come sono messi i tavoli e distanze, cancellazioni per paura o per positivitá".
Dicembre, in genere, é un mese fondamentale per i bilanci delle attivitá del food, um cassetto per arrivare alla primavera in sicurezza. Quest'anno non sará così e c'è chi parla di cadute di fatturato fino al 70% rispetto al Natale 2019, prima del coronavirus.
Ferie e cassa integrazione per chi può dal 7 gennaio per limitare le spese e sperare di tornare a correre con il ritorno della bella stagione e con la fine della quarta ondata della pandemia.
#portosangiorgiotoday
