Direttore della Sgds, sono 8 i candidati. Loira: patrimonio da non disperde

25.11.2022
Sono 8 i candidati alla direzione della San Giorgio Distribuzione e servizi dopo le dimissioni di Marco Ceccarani. I curriculum arrivati in Comune alla scadenza del 22 novembre ora passano nelle mani della commissione composta dall'attuale amministratore unico della Sgds Maria Gabriella Caliandro, dal Segretario Generale Maria Stella e del dirigente del quarto settore Sandro Postacchini.

"Dopo le verifiche dei requisiti - spiega il sindaco Valerio Vesprini - via ai colloqui per la stesura della graduatoria. Speriamo di avere la nomina entro Natale. C'è tanto lavoro da portare avanti".

Cambio di poltrona a fine anno anche per la carica di amministratore unico ma stavolta nessun bando perchè la scelta è tutta politica. La maggioranza ha già stabilito che la carica va alla civica Porto San Giorgio al centro.

Sull'argomento c'è da registrare una nota stampa dell'ex sindaco Nicola Loira.

" Giorni particolarmente delicati questi per la governance della SGDS Multiservizi che, in un solo colpo, si trova a sostituire il Direttore e l'Amministratrice Unica. Il dott. Marco Ceccarani si è dimesso per intraprendere un percorso professionale diverso; l'avv. Maria Gabriella Caliandro invece, sarà sostituita, per ragioni esclusivamente politiche, con un rappresentante della nuova maggioranza che amministra la Città.

Il Sindaco, socio unico della partecipata, si trova pertanto a compiere scelte difficili da cui dipenderà il futuro della Società che gestisce in house settori e servizi strategici, come la distribuzione del gas, la raccolta dei rifiuti, la mensa, la farmacia comunale ed altro.

La SGDS costituisce per la Città, in tutti i settori in cui opera, un inestimabile patrimonio di competenze, esperienze, professionalità che non può essere disperso né svenduto. La politica, anche in questo frangente, deve limitarsi a creare le condizioni perché la Società possa operare al meglio a vantaggio della comunità cittadina, nella consapevolezza che nessuna città del territorio (escluso il capoluogo, 37mila abitanti su un territorio di 124 kmq) ha la forza di gestire in proprio servizi essenziali, a cominciare dall'igiene urbana.

La situazione odierna è paradossalmente più delicata di quella che 2012 quando una violenta crisi politica spiegò i suoi effetti sulla partecipata minandone pericolosamente la stabilità. la Società venne presto rimessa in sesto, liberandola dai quei condizionamenti politici che l'avevano presa in ostaggio.

L'eccellente lavoro di Ceccarani, amministratore prima e direttore poi, impreziosito negli ultimi anni dal contributo appassionato e competente dell'avv. Caliandro, è stato accompagnato in questi dieci anni da un atteggiamento di grande responsabilità della politica che ha dato indirizzi, ha prefissato obbiettivi ma non si è mai permessa di interferire nella la gestione dei servizi, creando così le condizioni per il raggiungimento di importanti traguardi: il passaggio dal porta a porta spinto all'introduzione delle isole tecnologiche (investimento realizzato con il conseguimento di un finanziamento senza ricorrere alla garanzia del Comune socio), l'azzeramento del debito di un milione di euro con l'Asite, il rilancio della farmacia comunale, la nuova gestione della mensa con l'introduzione del biologico ed altro.

Il Sindaco di questa fortunata stagione per la Sgds è stato testimone e protagonista e pertanto, sa benissimo come muoversi perché permangano le condizioni migliori per l'operatività della partecipata multiservizi.

Al di là della auspicata e doverosa correttezza del procedimento di selezione del nuovo direttore, da taluni messa in dubbio perché la modifica del bando nel giro di poche ore dalla pubblicazione farebbe pensare ad un "cappottino" cucito addosso ad un prescelto, l'importante per la Città è che scelga bene, senza condizionamenti, senza interferenze, fuggendo la tentazione di pericolosi ritorni al passato.

Il Sindaco sa bene quali rischi nasconde la riproposizione del CdA, come chiesto dall'ex sindaco Agostini per ragioni di mero risparmio economico. Significherebbe esclusivamente soddisfare gli appetiti della politica reintroducendola all'interno della governance della Società, con la concreta possibilità che venga riproposto ai sangiorgesi un film già visto: pessima la trama, tragico il finale".
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