Cercasi cuochi, camerieri e bagnini: attività stagionali a rischio riapertura

Il grido d'allarme arriva anche dal presidente dell"Ataf Gianluca Vecchi. "È un problema diffuso - racconta - e questo mette a rischio la qualità del servizio, oltre che la fidelizzazione del cliente. Non si trovano cuochi e non è un mestiere dove ci si può adattare. Così come non c'é più la passione per il cameriere di stagione tra i giovani una volta finita la scuola. Chi passa a portare il curriculum pone subito due domande: retribuzione e giorno libero senza dimostrare se e come sa fare il mestiere. È un problema serio e incancrenito, forse c'è da lavorare più nella formazione e nella cultura turistica tra i giovani".
Dagli alberghi alla spiaggia il refrain non cambia.
"Il mestiere del bagnino non è più ambito - dicono dalla categoria - tante strutture ad oggi sono prive. È iniziata la fase della preparazione dell'arenile e dell'organizzazione dell'area food col rischio che i titolari delle concessioni dovranno sbattersi tra spiaggia e chalet, in alcuni casi anche cucina".
Altra qualifica introvabile sono i lavapiatti: ne sanno qualcosa i ristoratori costretti quasi ogni settimana a cambiare.
"Troppa fatica - scrive sempre sui social un ristoratore - e sabato sera all'una di notte mi ha detto che la domenica non sarebbe venuta, con tutte le problematiche conseguenti del giorno successivo. Non c'è affidabilità nella manodopera degli stranieri: troppa fatica il sabato ma nessuna lamentala per il poco lavoro del martedì, mercoledì e giovedì".
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