Beccati nel parcheggio del Comune con addosso l'hashish. Controlli nei bar, giovani segnalati

Ignoti, forzando la porta d'ingresso e le finestre si erano introdotti e, riattivando l'energia elettrica, lo occupavano abusivamente da tempo imprecisato. Anche qui si provvedeva a rintracciare la proprietaria per metterla al corrente di tutto.
Nel comune di Porto San Giorgio, in considerazione delle segnalazioni effettuate da alcuni residenti, si controllavano le vie del centro con particolare attenzione a via XX Settembre, alla zona "Arena Europa" ed al quartiere a ridosso del dopolavoro ferroviario. Qui, parcheggiati all'interno di una autovettura in sosta, venivano identificati due giovani, uno dei quali ancora minorenne. Entrambi mostravano insofferenza al controllo della pattuglia e soprattutto alla presenza del cane antidroga al cui infallibile fiuto non sfuggivano quasi 8 grammi di sostanza stupefacente che, grazie alle successive analisi esperite dal laboratorio del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica presso la Questura di Fermo, risultava essere hashish poi debitamente sequestrato. Per i due giovani scattava la sanzione ai sensi dell'art. 75 DPR 309/90 ovvero per detenzione di sostanza stupefacente finalizzata all'uso personale.
Sempre a Porto San Giorgio non sono mancati i controlli nelle zone di ritrovo dei teenagers ovvero nella zona adiacente la stazione ferroviaria, in via Oberdan, piazza Bambinopoli, nel lungomare centro, in via Rismondo ed Piazza Gaslini. In particolare, in quest'ultima, venivano controllati tre giovani extracomunitari uno dei quali risultava avere a proprio carico un provvedimento di rintraccio per notifica, mentre con particolare riguardo agli esercizi pubblici, in due differenti bar di Porto San Giorgio venivano segnalati ai sensi dell'art. 75 DPR 309/90 rispettivamente un uomo di origine napoletane in quanto trovato in possesso di grammi 0,3 di hascisc ed un ragazzo residente nel comune di Porto Sant'Elpidio perchè trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo cocaina destinata all'uso personale.
Altri bar e locali di ritrovo siti nel comune di Porto San Giorgio e in quello di Porto Sant'Elpidio sono stati oggetto delle verifiche da parte delle forze dell'Ordine senza riscontrare, in questi ultimi casi, particolari anomalie anche se numerosi degli avventori avevano a loro carico precedenti di polizia.A tal proposito successivamente ai fatti accaduti lo scorso 30 settembre presso il bar Moretto di Fermo nel corso dei quali un uomo di origini macedone ed una donna di origini romene si rendevano responsabili del reato di lesioni personali, in concorso, ai danni di una connazionale, il Questore, al fine di scongiurare la concreta possibilità che i "ribelli" si rendessero responsabili di ulteriori fatti analoghi, riteneva opportuno emettere nei loro confronti anche la misura di prevenzione del "D.AC.UR." - acronimo di "Divieto di Accesso in Aree Urbane".Da oggi in poi sarà più difficile per i giovani commettere fatti simili compromettendo l'ordine e la sicurezza pubblica all'interno dei locali in quanto, grazie a questo strumento che possiamo definire di "sicurezza urbana", gli interessati per un periodo di due anni, non potranno più avvicinarsi e stazionare nelle immediate vicinanze dei locali pubblici ed aperti al pubblico di Fermo e Porto San Giorgio.
Inoltre continua il "giro di vite" della Questura contro la violenza di genere, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nella provincia di Fermo. Il Questore Rosa Romano, ha firmato un provvedimento di ammonimento per maltrattamenti in famiglia e violenza domestica avvenuta nel comune di Porto San Giorgio in ambito familiare. Il provvedimento è stato notificato in questi giorni da personale della Divisione Anticrimine diretta dal dott. Francesco Costantini ed è stato riscontrato da specifici atti di indagine, testimonianze e referti medici. Il provvedimento si è reso necessario in seguito alla denuncia in due occasioni da parte della vittima di episodi di estorsione poi culminati in una escalation di violenza con continue richieste di denaro, comportamenti vessatori, violenti ed aggressivi. La misura dell'ammonimento rappresenta, tra le misure di prevenzione adottabili dal questore, la prima forma di intervento atta a scongiurare quelle gravi forme di violenza domestica, ovvero violenza fisica, psicologica o economica, che si verificano in ambiente familiare prima che le stesse assurgano a fatti più gravi.