Armatori in sciopero per il caro gasolio: nel futuro 12 ore di pesca e asta al pomeriggio?

Il costo del gasolio per la categoria degli armatori é triplicato nel giro di un anno passando da 0,380 a oltre 1 euro di oggi ed é destinato a crescere ancora."Uno sciopero ha efficacia se si blocca l'approvvigionamento estero - così commentano gli addetti ai lavori -. Così sarà inefficace perchè i colossi del commercio hanno attivato i canali esteri e già stamane i banchi delle pescherie hanno prodotti freschi. Se fossero stati solidali anche i commercianti allora sì che la marcia su Roma avrebbe avuto effetto. E questa battaglia l'avremmo dovuta fare anche con il settore agricolo".
Attualmente la marineria sangiorgese è composta da 5 imbarcazioni e a malapena riescono a soddisfare la richiesta locale, tanto che il bilancio di gestione del mercato ittico è oramai da anni in passivo.Ad incidere l'assenza del ricambio generazionale, un lavoro massacrante e non ultimo i guadagni sempre in ribasso. Oltre all'abbattimento dei costi, in primis la voce carburante che rappresenta il 70% della spesa, la marineria avrebbe bisogno di un cambio culturale e sposare l'impronta che da anni contraddistinguere le marineria del Tirreno: 12 ore di pesca (dalle 3 di notte alle 15) e asta il pomeriggio che, con la categoria dei ristoratori, diventerebbe più conveniente. A ciò va aggiunto uno stile di vita meno pesante per i marinai e questo potrebbe portare i giovani ad innamorarsi di nuovo del mestiere.
Questo il domani, ma oggi il problema è il caro carburante che per una media imbarcazioni pesa circa 1200 euro al giorno. Troppo per far quadrare i conti e tirare avanti. Dalla marcia su Roma di domani tutti sperano in aiuti .
#portosangiorgiotoday