Vuol pagare 2 caffè col bancomat ma il barista dice solo contanti. Il turista segnala alla Gdf

28.06.2022
"La moneta elettronica non si nega a nessuno, chi lo fa se ne assume le responsabilità".  Lo definisce "inciviltà fiscale" l'atteggiamento del titolare di uno chalet che l'altro giorno ha fatto andare su tutte le furie un turista della provincia di Treviso che, dopo aver consumato  con la moglie due caffè, ha chiesto di pagare  elettronicamente. La risposta del barista, dipendente, è stata: non accettiamo carte per importi inferiori a 10 euro,  mostrando un  cartello nella bacheca del chiosco.

"Ho subito precisato che era irregolare - scrive a #portosangiorgiotoday il turista -. Poco dopo è arrivato il titolare che ha giustificato la scelta per il caro commissioni. Ho spiegato che in tutto il mondo i vacanzieri girano con lo smartwatch per non avere la noia del contante. Sarà mica più utile vendere caffè, gelati, bibite, ombrelloni e lettini senza farlo sapere al fisco?".  

Dubbio che per fortuna non tocca tutti gli operatori cittadini, definendo il caso isolato. "Ho consumato in diverse gelaterie della citta, fatto colazione in bar e pasticcerie e nessuno ha negato il pagamento elettronico anche per pochi euro. È il modo sgarbato che mi ha indotto a segnalare quel cartello alla Guardia di Finanza".

Uno spiacevole episodio che, spera, sia da monito a chi opera nel settore turistico.
#Portosangiorgiotoday.it