"Via i parcheggi e meno sede carrabile, sennò il nuovo lungomare nasce già vecchio"

15.10.2022
Il Comitato per la mobilità dolce di Porto San Giorgio ha incontrato l'amministrazione per la valutazione del progetto preliminare del nuovo lungomare.
Il giudizio è fortemente negativo e le tante associazioni Comitato per la salvaguardia di Viale Cavallotti e del verde di Porto San Giorgio, la FIAB costa Macerata-Fermo, Italia Nostra, la Legambiente del Fermano e la Società Operaia di Porto San Giorgio, nutrono grande preoccupazione per il potenziale spreco di denaro pubblico.

"Una visione inadeguata ed inattuale della città - scrivono in una nota -  che muove in direzione contraria alle esigenze di sostenibilità e qualità della vita urbana che stanno già trovando forma in numerose altre città costiere".

I LIMITI del progetto, secondo io cartello di associazioni, possono essere così riassunti:

1. persiste l'obsoleta interpretazione del lungomare come asse di collegamento carrabile e parcheggio a servizio delle attività commerciali. Rimangono il doppio senso di circolazione ed i parcheggi a lato. Il lungomare resterà così una barriera piuttosto che una cerniera tra città e mare, un luogo inospitale, insicuro e rumoroso.

2. I presunti spazi di "vivibilità" sono recuperati verso est, sull'arenile, in omaggio a un Piano di Spiaggia oramai chiaramente inadeguato. Tale impostazione risulta poco comprensibile, anche in vista agli inevitabili fenomeni di erosione dell'arenile che ci attendono negli anni a venire.

3. Sono previsti bruschi cambi di direzione nella ciclabile, pericolosi per la sicurezza. Inoltre, Il percorso ciclabile, oltre ad essere troppo stretto rispetto alla normativa nazionale più recente, non è uniformato alla stessa quota altimetrica degli altri percorsi (pedonale e carrabile), così da formare una vera e propria barriera architettonica soprattutto in Centro, dove lo spazio è da considerare come una Piazza.

4. Emerge una forte sottovalutazione della necessità di ri-naturalizzare fortemente l'area, per la protezione del calore, l'aumento della socialità, la diminuzione dell'inquinamento. Si prevede la rimozione dei vasconi con le palme ma non si capisce dove saranno collocate.

5. Le "riconnessioni" con la spiaggia e le piazze prospicienti sono del tutto inadeguate. Le piattaforme sull'arenile con specchi d'acqua e getti verticali appaiono come puri espedienti decorativi che hanno anche il difetto di antropizzare ulteriormente spazi che debbono essere invece ri-naturalizzati. Le "connessioni" con le piazze si riducono a estemporanee differenze di pavimentazione che non connettono un bel niente.

"Occorre osare molto di più - si legge nella nota - , avere la capacità di fare architettura sul serio.L'invito all'Amministrazione Comunale è di mettere in atto un radicale ripensamento del progetto e si sollecita di nuovo l'immediato avvio di un percorso partecipativo, dando fiducia all'intelligenza collettiva della comunità sangiorgese".
Da qui nascono le proposte migliorative.
  "Un'area completamente dedicata alla mobilità dolce, dotata di adeguati percorsi ciclabili e pedonali. Si prevede l'ampliamento della pista ciclabile e la creazione di percorsi pedonali utilizzando l'attuale sede carrabile, perché si è certi della crescita esponenziale del loro uso, già in atto nelle realtà più avanzate, come Pesaro.Inoltre a curare e conservare le palme, che sono parte oramai dell'identità locale, nonchè aggiunte di ulteriori essenze, autoctone, nella forma di piante ad alto fusto e siepi per creare vaste aree d'ombra, utilizzando peró l'attuale sede carrabile, non le spiagge.Il Comitato ritiene che all'obbiettivo finale si possa arrivare per passi successivi e si possono immaginare soluzioni intermedie e, in attesa della realizzazione di adeguati parcheggi e di una rete ciclo-pedonale cittadina, si inizi con il senso unico con forti limitazioni della velocità delle auto e maggiori spazi a pedoni e biciclette".