Vesprini si presenta: la città spenta dalla crisi, questo il nemico da combattere


Nato il 31 dicembre 1980 e laureato in economia, 42 anni (uno dei più giovani di sempre), Valerio Vesprini è commerciante con la passione tramandata dalla mamma Maria Rosa Palloni. Sposato con Zuleika Savelli e una figlia, Sofia, che oggi erano li con il loro sguardo a sostenere l'emozione palpabile del debutto.
"Si può è il nostro motto - ha ribadito il candidato sindaco - è un auspicio all'azione verso una città che spesso si è sentita dire non si può fare, non ci sono i soldi". Un percorso nato alla fine della scorsa primavera quando le distanze, tra la sua visione amministrativa e l'attuale maggioranza Loira, sono diventate incolmabili.
"Il gruppo é cresciuto settimana dopo settimana - dice - ho girato la città, ho avuto confronti con tutte le categorie e tutte le forze politiche. Le parole raccolte nelle chiacchierate sono scritte sul tetto di questa casa del si può: e le faremo nostre". Come è arrivata la mia candidatura? "Mi hanno scelto e insieme abbiamo costruito un progetto".
Sei le liste tutte civiche: Si può , Azione per Porto San Giorgio, Onda Sangiorgese, Porto San Giorgio al centro, Forza Porto San Giorgio e Insieme per Vesprini sindaco.
Il programma. "La partenza nel giorno di San Giorgio non è un caso - rilancia Vesprini - veniamo da un periodo buio quindi il nostro nemico sarà la crisi. Rilanciare la città con la partecipazione, questo il punto fermo del nostro mandato. Governare la città con i cittadini. Turismo, commercio, sport e cultura saranno un filone unico. Progettualità per le infrastrutture a cominciare dal lungomare che è la nostra industria, studi per viabilità, concertazione per il sociale. E poi territorio: centralità e stop ai campanilismi". Un fiume di parole con pause tra emozione ed applausi. Gli avversari? "Il tempo stringe". Gramegna? "Abbiamo lavorato 9 anni insieme ma siamo differenti nell'approccio anministrativo, ma pieno rispetto. Sará una campagna elettorale senza scontri. Sono per i contenuti, non gli insulti". Il treno Vesprini è pronto: "siamo la casa della partecipazione dove si può".
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