Variante Excelsior, Agostini (Fdi): ristrutturazione pagata dai sangiorgesi
"Un privato tiene in ostaggio dagli anni '80 il cuore della città - scrive Agostini in una nota stampa ,- lasciando andare in decadenza un immobile di valore culturale, ancora oggi almeno per la facciata, fino a farne un ecomostro ed ecco l'affare di due secoli.L'amministrazione rinuncia a rivendicare la proprietà ricorrendo in Cassazione, la riconosce al privato e invece di espropriare a due soldi (compensando anche con i soldi pubblici spesi negli anni per la messa in sicurezza e che non recuperati costituiscono danno erariale) e acquisire l'intero al patrimonio pubblico riqualificando grazie ai fondi derivanti dal vincolo culturale esistente, mette da parte ogni interesse pubblico ed esalta quello privato.Infatti "in ragione della non remuneratività dell'operazione di ristrutturazione e riqualificazione", imbarazzante motivazione della convenzione che i consiglieri saranno chiamati a votare, l'amministrazione, immobiliarista di fine mandato, non solo cambia la destinazione da cinematografo in commerciale e residenziale con parcheggi interrati, ma come non bastasse concede a favore di un terzo, altro privato di cui in atti amministrativi non si spiega la partecipazione all'operazione, da tutt'altra parte della città, ulteriore cambio di destinazione da alberghiero a residenziale.Un affare nell'affare e tutto ciò in cambio soltanto di una sala polifunzionale di 144 mq. con 100.000 euro di arredo in uso gratuito per 89 anni, in quanto la riqualificazione di piazza Marina per 180.000 euro avviene a scomputo degli oneri di urbanizzazione.
Permettere al proprietario di un cinematografo dismesso e cadente per sua esclusiva responsabilità di realizzare in pieno centro 5610 mc di cui 477 mq. commerciale, 541 mq. residenziale, 399 mq. parcheggio seminterrato non era forse sufficiente?Facile ristrutturare e riqualificare per un'amministrazione quando a pagare sono i Sangiorgesi".
