"Un nuovo lungomare che guarda al futuro fatto con la voce e le idee di tutti"

17.09.2022
 Conferenza a Rivafiorita
Conferenza a Rivafiorita
"Il nuovo lungomare va progettato con metodo e merito". Parte da Riviafiorita la richiesta di "partecipazione con una consulta di ambientalisti"  che hanno fatto cartello e sottoscritto una lista di idee da sottoporre  all'amministrazione comunale che ha da poco affidato l'incarico per la stesura del progetto esecutivo, dopo quello di massima presentato e approvato dall'ex sindaco Loira per il quale ha ottenuto 4 milioni di euro dai fondi Pnrr.

"Siamo un comitato che si sta adoperando in modo costruttivo per la mobilità dolce - ha esordito Paolo Intorbida - . È iniziata una nuova epoca con la ciclabile e non si può arrestare il processo: ha problematiche, vero, ma è la soluzione iniziale. Quello che sappiamo del nuovo lungomare è ben poco ma necessita di vivibilità. Un progetto che va condiviso con la cittadinanza, con le associazioni. Vogliamo dare un contributo per il cambiamento della città partendo da metodo e merito. Fattibilità e soluzioni alternative perc poi scegliere l'idea esecutiva. Le scelte vanno fatte a monte, è necessario un dibattito".

"Nel merito -  puntualizza Intorbida - vogliamo dire che dopo il primo passo della ciclabile non si può tornare indietro. Non è pensabile ritornare ad una viabilità a doppio senso senza soluzione per i parcheggi e mobilità dolce. Il concetto di cementificazione dellle aree libere non sono l' ideale. Occorre inoltre riqualificare il  verde., qui si va avanti".

Alla conferenza invitato anche il sindaco Valerio Vesprini che non ha fatto mancare la puntualizzazione: "la discussione è aperta e questa levata di scudi un po mi sorprende, perche non c'è stata sul porto ad esempio? Sono comunque felice di aver svegliato il senso civico perché fa bene alla città. Lavoreremo insieme partendo dal progetto di fattibilità.".

Il delegato della Fiab, Fabio Vallaroba, ha parlato di "integrazione delle ciclabili come futuro per il turistismo" mentre sul metodo della progettazione ha proposto "l'urbanistica tattica ovvero il disegno in terra dello scenario futuro in maniera da rendere i cittadini gia pronti ai mutamenti".

Al tavolo degli ambientalisti anche la Società Operaia con il presidente Maurizio Mattioli che, dopo un focus sulla gestione del territorio con l'appunto della necessita "di forestazione di Monte Cacciunper la sicurezza del territorio", ha precisato che l'ente ha sottoscritto il documento dopo un dibattito interno.
"La democrazia partecipativa e il contributo del cittadino - ha sostenuto lil presidente del sodalizio sangiorgese - sono fondamentali, evitano le lamentele future. Vorremmo una grande discussione, qui non c'è pregiudizio ideologico. Queste risorse a disposizione debbono essere valorizzate per non pentirci dalla fretta."

Per Federico Spagnoli di Legambiente "una consula permanente degli ambientalisti puo rappresentare il luogo del confronto per la scelta di materiali ed essenze che debbono essere caratterizzanti e adatte al clima".
Infine l'appello di Luca Romanelli presidente del Centro Studi Carducci che pur non avendo sottoscritto il documento ha detto che "sposa l'idea della partecipazione affinche non accada come per il porto quando il nostro pensiero e richiesta di un tavolo di confronto è rimasto solo sulla carta". 
La conferenza si è aperta con un minuto di silenzio in onore delle vittime dell'alluvione che ha colpito il nord delle Marche.

#portosangiorgiotoday