Terremoto nel centro destra: Petrozzi e Perracci se ne vanno 

20.11.2021
Doveva essere una riunione strategica per disegnare il cammino in vista delle amministrative della prossima primavera, invece è stato un venerdì nero per il centro destra sangiorgese. Prima la defezione di Alessandra Petracci di Forza Italia che ha disertato l'incontro per non aver gradito le parole di esponenti di coalizione che vorrebbero cercare il candidato sindaco fuori dai partiti. 

Poi la docce fredda: il consigliere Renzo Petrozzi ha preso subito la parola e ha dichiarato che non si riconosce più in questo cdx: me ne vado. E stamane ha inviato una lettera alla stampa con le motivazioni.

 "A Porto San Giorgio c'era una volta il Centrodestra unito - scrive il capogruppo della Lega Renzo Petrozzi - che nel 2008 ha vinto le elezioni al primo turno. In quell'amministrazione ero Presidente del Consiglio Comunale e ricordo le grandi speranze che la città riponeva in qugli amministratori.

Ma quell'esperienza durò meno di tre anni e mezzo. Ci furono incompresioni gravi a tal punto che cinque nostri Consiglieri comunali firmarono le dimissioni dal Notaio insieme all'opposizione, facendo finire anzitempo l'esperienza amministrativa. Dopo otto mesi di commissariamento, alle successive elezioni del 2012 e ancora in quelle del 2017 il Centrodestra si presentò diviso con ogni volta due candidati sindaci diversi. In entrambe le occasioni ovviamente ci fu la vittoria del centrosinistra.

Dall'inizio di questa legislatura il Centrodestra, memore di così tante sconfitte, ha provato a stare insieme con molte prese di posizione da parte di tutti sulla necessità di ritrovare l'unità, prerequisito essenziale per la vittoria alle elezioni del 2022.

Quest'anno si è provato a dare concretezza a quegli intendimenti di unità in forza anche della vittoria della coalizione di Centrodestra alle elezioni regionali in cui fra l'altro è stato eletto dopo più di venti anni un Consigliere sangiorgese.

Tutto ciò si è concretizzato in una riunione dei sei consiglieri nei primi mesi del 2021 per cominciare a ragionare sulle elezioni del 2022.

Incredibile ma vero, a quella riunione per molti mesi non ne sono seguite altre. Nessun segretario di partito ha preso un minimo di iniziativa politica in tal senso.

Alla fine del mese di agosto ho dichiarato pubblicamente la mia disponibilità a correre per la carica di Sindaco e l'ho fatto nell'interesse della coalizione, ponendo prioritariamente la questione del programma con dei punti ben precisi, rispondendo alle esigenze manifestatemi dai cittadini, contestualmente comunicando che potevo costituire una squadra di persone nuove, esperte e capaci nei settori in crisi, per rispondere alla drammaticità dei tempi e della situazione. Ho sentito il dovere di fare questo passo in quanto sono il più anziano della coalizione e di gran lunga il più votato nelle due ultime tornate elettorali.

A qulla mia intervista non sono seguite reazioni da parte di nessuno, né segretari di partito a qualsiasi livello, né parlamentari, né consiglieri regionali, né consiglieri comunali tranne uno.

La mie proposte potevano ovviamente essere accettate o rifiutate così come la mia disponibilità a guidare la coalizione. Ma nulla di tutto questo è mai avvenuto. Ad oggi non è stato possibile discutere una sola volta dei problemi di Porto San Giorgio e delle possibili soluzioni.

Dopo una riunione interlocutotria di fine Settembre si è arrivati attraverso un lunghissimo e ingiustificato tempo di attesa di due mesi a un'altra riunione tenutasi ier sera, preceduta la mattina da un articolo su un quotidiano locale in cui, tra virgolette, un esponente di centrodestra peralrtro anonimo avrebbe dichiarato testualmente: " Il fatto è che nell'ambito della coalizione non disponiamo di una persona adeguata da poter candidare". Dichiarazioni gravissime al limite dell'offesa nei miei confronti e nei confronti di chi legittimamnte ambisce a candidarsi a Sindaco.

In questo clima ieri sera ho esposto tutte queste motivazioni ai presenti alla riunione che ho poi immediamente abbandonato.

Il Centrodestra sangiorgese unito è purtroppo una mera utopia. In questi anni non è stato costruito nulla. Non ci sono giovani a sufficienza e si rischia di costruire liste senza gente che porti voti reali. Lo schema non funziona proprio. Non è più il momento di sottovalutare lo scollamento tra la città e una coalizione che di fatto non esiste più.

Ci sono delle responsabilità gravissime che purtroppo hanno condotto a questa situazione.

Io non mi riconosco più in questo modo di fare politica e a malincuore sono costretto a uscire dalla coalizione.

Resto ovviamnte in politica per dare il mio contributo di esperienza alla città, vedremo in seguito in quale forma".
 Alla fine è scaturita la resa dei conti con un affronto tra vecchi e nuovi del cdx, con le ruggini del 2017 che sono tornate fuori. Agostini, Del Vecchio, Senzacqua protagonisti di un dibattito acceso che cancella di fatto quel "uniti si vince" karma uscito dall'ultima riunione. 
#portosangiorgiotoday