Suolo pubblico covid, da domani tavoli e sedie fuorilegge? Scriboni: non c'è disposizione

31.03.2022
Maria Teresa Scriboni
Maria Teresa Scriboni
Oggi ultimo giorno per lo stato di emergenza covid. Da domani fine delle deroghe, come quella al suolo pubblico che ha permesso al settore commerciale di spostare sedie, tavoli,  ampliare pedane e stand a piacimento occupando strade e piazze senza alcun onere. Cosa succederá da domani 1 aprile?

"Ad oggi non c'è alcuna comunicazione- afferma la direttrice territoriale di Confcommercio Marche Centrali Maria Teresa Scriboni -  nè è stato dato un termine ai commercianti per il ripristino della situazione in base al regolamento comunale".
Sono diverse le attivitá sangiorgesi, soprattutto nel settore food and beverage, che hanno e stanno usufruendo della famosa deroga covid con ampliamenti di spazi all'aperto per tavoli e sedie che teoricamente da domani 1 aprile sarebbero fuorilegge.
C'è chi tra i commercianti ha già ricevuto la telefonata dell'ente riscossore del suolo pubblico, ovvero l'Ica,  ma ad oggi regna l'incertezza.
"Altri comuni sono giá intervenuti - rilancia Maria Teresa Scriboni -. Stiamo vivendo un momento molto particolare tra cali di fatturato e caro bollette, le attività sono in difficoltà quindi il settore spera in una mano tesa. Come fatto da altre amministrazioni ci aspettiamo un accordo per far lavorare il commercio e affrontare la stagione con maggior serenitá. Tradotto vuol dire bonus e  sgravi sull'occupazione in più. Se invece va ripristinato la stato ci aspettiamo un termine per l'adeguamento".
 Dubbi, incertezze e scelte politiche differenti per le amministrazioni comunali vicine: c'è chi ha messo mano al bilancio per derogare al 31 dicembre lo stato attuale e chi ha scelto sconti, bonus 2 per 3 per cercare di venire incontro alle esigenze degli imprenditori, soprattutto del food, ancora sotto la mannaia green pass per gli spazi al chiuso.
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