Estate 2023 nera: -30% di presenze in spiaggia, cala il peso degli scontrini. Bene solo il turismo sportivo
26.07.2023
Inchiesta tra gli operatori a 2/3 della stagione: meteo pazzo e minor propensione alla spesa da parte dei vacanzieri

Il litorale sangiorgese
Il giro di boa dell'estate 2023 è fatto ed è tempo dei primi bilanci. Abbiamo fatto una inchiesta chiedendo alle varie categorie di operatori un bilancio su giugno e luglio.
Albergatori. I numeri sono in chiaroscuro. C'è stata una pre stagione molto positiva grazie al turismo sportivo con presenze importanti ed eventi che hanno portato anche il tutto esaurito in alcuni weekend. Stranieri pochi, solo il solito giro convenzionato con la Repubblica Ceca. A luglio arrivi e presenze sono lontani dalle percentuali pre covid: lavoro nei fine settimana e un 30% in meno di fatturato perchè mancano i turisti veri, quelli che fanno una settimana al mare. Agosto ad oggi non è da tutto esaurito nei canonici 15 giorni intorno a Ferragosto. C'è ancora un 20% di disponibilitá.

Strutture extralberghiere. Qui i numeri "veri" non ci sono perchè il giro di case vacanza o B&B va oltre con i cosidetti affitti delle seconde case spesso non denunciate. Chi ha strutture ufficiali dipinge giugno e luglio 2023 sulla stessa linea dell'anno passato: quasi tutto esaurito nei weekend e più sofferenza durante la settimana. Nota particolare è che spesso le presenze sono figlie di turisti di passaggio tra il nord e il sud: le Marche basse è la meta per spezzare il viaggio ma c'è chi scopre la bellezza del territorio e, dicono gli operatori, quest'anno abbiamo visto lombardi che un anno fa erano diretti in Puglia mentre ora hanno scelto di vivere il fermano.

Corso Castel San Giorgio in blu
Balneari. Stagione da dimenticare: partenza ritardata, giugno rovinato dalle piogge e luglio dal gran caldo. Fatturato giù mediamente di un terzo rispetto alla stagione scorsa e qualcosina in più dal pre covid. Ombrelloni stagionali vuoti si traducono in calo d'affari per bar e ristoranti che al contrario il sabato e soprattutto la domenica fanno il tutto esaurito. Secondo gli operatori c'è una minore propensione alla spesa anche tra le famiglie locali o il popolo delle seconde case.
Ristoranti e pizzerie. Qui gli indici sono ancora più neri perché c'è chi dichiara un calo del fatturato anche del 50% rispetto a giugno-luglio 2022. Primi giorni della settimana drammatici dichiarano gli imprenditori: azzerate le cene di fine anno scolastico o fine corsi e il gran pienone dei fine settimana va letto. Il peso medio degli scontrini è sceso del 25%: le famiglie si siedono ai tavoli ma dividono le portate e questo pesa nei bilanci dove al contrario la categoria denuncia di dover fare i conti con l'aumento di Tosap e Tari.