Scriboni: bene la notte rosa, ora dobbiamo virare verso il commercio esperenziale

"Gli operatori hanno lavorato bene tanto che qualcuno ha commentato che ci vorrebbe una notte rosa al mese - dice col sorriso -, lo prendiamo come stimolo per migliorare ma è letteralmente impraticabile".
Un discreto giro di affari segno che il commercio a Porto San Giorgio tira, nonostante la crisi e la concorrenza dell'online.
"Abbiamo una offerta ampia e di una certa qualità in tutte le categorie merceologiche- rilancia la Scriboni - ma abbiamo una identità urbana che non la favorisce. Negozi sparsi, vie poco illuminate, parcheggi che non favoriscono il passeggio: siamo penalizzati rispetto a chi sviluppa attività su ampi viali". Per ovviare a questa mancanza strutturale, la referente di Confcommercio dice che c'è da guardare al commercio esperienziale. "È la nuova frontiera - rilancia - la personalizzazione delle offerte, un rapporto diretto e un marketing associato con la collaborazione tra attività".
Altro passo da fare per la Porto San Giorgio turistica è l'apertura serale delle attività, per favorire lo shopping dei vacanzieri durante le passeggiate serali. "È una questione culturale che necessita il coinvolgimento di tutti - conclude la Scriboni -magari aprire il negozio alle 18 e non alle 16.30 per contenere i costi e abbinare eventi che fanno da attrattiva per consentire il passeggio in tutte le vie dello shopping. Senza c'è il rischio che i viali principali siano attrattivi mente i negozi sulle vie meno frequentate no". Argomento in agenda per i futuri incontri con l'assessore al commercio.
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