Scappa coi soldi senza fornire la prestazione sessuale, inseguita e minacciata

C'è voluta la calma e la pazienta degli uomini della Polizia di Stato prima, e del personale del 118 poi, per placare gli animi dopo un quarto d'ora di urla e minacce. Protagonisti della vicenda una giovane marocchina in stato alterato e un uomo di origine libanese ma residente nel fermano. Tutto è cominciato intorno alla mezzanotte. Prima il litigio davanti alla Stazione: urla che catturano l'attenzione dei passanti e dei clienti delle attività, finchè i due cominciano ad alzare le mani. Dopo un pò la ragazza scappa e si rifugia nel bagno di una attività di piazza Matteotti.

L'uomo la rincorre mettendosi davanti alla porta del locale minacciando la giovane di non farla uscire finché non gli restituiva il maltolto. Il proprietario vista la situazione ha subito allertato il 112. Sul posto sono arrivate due pattuglie della Polizia in servizio lungo la costa. Dopo aver separato i due e messo in sicurezza il locale che in quel momento era ancora pieno di clienti, gli agenti hanno cercato di ricostruire l'accaduto. Il libanese avrebbe concordato una prestazione sessuale a pagamento con la ragazza che, una volta presi i soldi, si sarebbe rifiutata senza restituire il denaro. 

Visto lo stato alterato della giovane che inveiva contro tutto e tutti, i poliziotti hanno chiesto l'intervento dei sanitari che sono arrivati con l'automedica della Croce Azzurra e l'ambulanza della Croce Verde di Fermo. Il personale medico è riuscito a placare lo stato della giovane, senza dover ricorrere al pronto soccorso. Dopo un'ora  la marocchina ha ripreso il suo trolley e se n'è andata, mentre il libanese dopo l'identificazione era stato fatto allontanare. L'episodio ha richiamato l'attenzione per i tanti lampeggianti blu, suscitando la rabbia degli operatori commerciali per situazioni che limitano il lavoro e fanno scappare i clienti.