Rocchetti: la bandiera gialla non è titolo  ma un vessillo con un prezzo

31.01.2022
 "È singolare che un comune che ha uno spezzatino di ciclabili sia insignito della bandiera gialla della Fiab. Ma un perché c'é sempre: per entrare nella rete si paga". L'ex grillino Gianluigi Rocchetti e molto probabilmente candidato sindaco alle prossime amministrative col movimento di Alessandro Di Battista, punta l'indice contro l'assessore alla viabilità Andrea Di Virgilio che oggi ha annunciato la conquista del vessillo giallo."Nella lista Fiab, tra i comuni marchigiani, non ho trovato Fermo, Senigallia, San Benedetto - spiega Rocchetti - e questo mi ha fatto sorgere dubbi sulla consistenza del titolo. Così ho voluto approfondire l'argomento perchè è assurdo che un Porto Sant'Elpidio con l'intera litoranea segnata da pista ciclabile con cordolo abbia due bike simile, mentre Porto San Giorgio uno a fronte di tratti promiscui o sul marciapiede". 
Un sistema di mobilità sostenibile oltretutto assente nelle guide e bike. "Nel sito si parla di requisiti - continua Rocchetti - ma qui manca la segnaletica del raccordo urbano delle spezzettature e soprattutto c'è l'assenza della promozione". E qui sorge l'interrogativo: quale standard di qualità ha la bandiera gialla, si chiede il neo portavoce sangiorgese del movimento di Di Battista. "Per entrare nel circuito dei comuni ciclabili c'è un esborso economico tra pratiche per la valutazione, servizi e marketing. Una bandiera comperata e non uno standard di qualitá. L'assessore Di Virgilio, oltre a celebrare i propositi  e la mobilità dolce che verrà, avrebbe dovuto dire ai sangiorgesi quanto é costata. Ecco questa è trasparenza, come quella che chiedono i residenti di via Petrarca: un nuovo viale appena terminato ma senza spazio per le due ruote Questa è la sostenibilità dopo 10 anni di governo?".

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