Porto, guerra fredda tra i soci del Marina srl: la famiglia Renzi non ha votato il bilancio 2022

01.09.2023
L'ingresso del Marina di Porto San Giorgio
L'ingresso del Marina di Porto San Giorgio
A pochi giorni dall'apertura del confronto al Tar delle Marche (martedì 5) per il futuro del porto turistico sangiorgese dopo la revoca della concessione demaniale sottoscrotta dal Segretario Generale del Comune per mancato pagamento di quasi un milione di euro di canoni e msncata presentazione della polizza fidejussoria di garanzia,  spunta la guerra fredda tra i due soci del Marina srl. Da una parte il Gruppo Marinedì capitanato dall'Ad Renato Marconi, unica voce nelle uscite mediatiche fino ad oggi, che detiene dal 2017 il 55% delle quote del Marina di Porto San Giorgio sril e dall'altra la famiglia Renzi proprietaria sin dalla prima ora dell'approdo sangiorgese.

È notizia oramai diffusa,  come si evince dal bilancio che è un atto pubblico,  il socio di minoranza  Matteo e Paola Renzi & Co, società in accomandita per azioni, ha votato contro il documento economico e finanziario 2022 che è stato chiuso con un utile 38 mila 585 euro.
Capire i motivi di questa divergenza è difficile per un bilancio che tuttavia evidenza situazioni debitorie importanti: 2 milioni 500 verso banche, oltre 800 mila euro di imposte pregresse tra cui Imu e Tari e canoni demaniali degli anni addietro che superano i 500 mila. 
Dunque la famiglia Renzi che non ha mai presenziato le conferenze stampa sul tema revoca demaniale, sembra distante dal Gruppo Marinedì ma di certo decisa a tenere la struttura almeno fino alla scadenza del 2032.
Intanto è attesa per domani una conferenza stampa del Partito Democratico.
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