Festa storica per il ponte sull'Ete: unisce due cittá ed è giá il simbolo del territorio

16.03.2024

16 marzo 2024: Porto San Giorgio e Fermo scrivono una pagina storica con l'inaugurazione del ponte sul fiume Ete Vivo che legherà tutto il litorale. Un fiume di gente capitanata dai rispettivi primi cittadini Valerio Vesprini e Paolo Calcinaro a prendere atto di una infrastruttura attesa da oltre 40 anni. Anni di lavoro, ricerca fondi, il progetto dell'Arkteam, l'appalto, il covid che ha messo in ginocchio la prima impresa e poi nuovi fondi per il completamento e infine il rendering è diventato realtà. 

Due ali di farfalla, un passaggio ciclopedonale che guarda mare e colline che legheranno sangiorgesi e fermani con un percorso ciclo pedonale che rappresenta il futuro come ha sottolineato il Governatore della Marche Francesco Acquaroli presente al taglio del nastro: "questa opera è una testimonianza importante per le Marche, è il primo ponte della Ciclovia Adriatica ma soprattutto è l'unione di due territori  Fermo e Porto San Giorgio e il tessuto turistico-commerciale. Prima di tutto oggi festaggiamo la sostenibilità che è il futuro della mobilità".

Due versanti e due ali di folla che con le junior band si sono congiunte sotto il palco al centro del nuovo ponte che è stato benedetto da Sua Eccellenza Monsinor Rocco Pennacchio. "Una esperienza di fraternità - ha detto il Vescovo del fermano -  costruire ponti che uniscono e non muri arricchisce territorio e gli uomini che lo vivono"

Dopo il taglio del nastro e l'inno europeo eseguito dalla Junior Band Meloni sangiorgese, la parola ai primi cittadini.

 "L'importanza di quest'opera la percepiscono tutti con la presenza quest'oggi- ha detto Paolo Calcinaro - Un grazie alla Regione, ai tanti colleghi sindaci del territorio perchè rappresenta la forza e alla mia squadra tra assessori e consiglieri. Oggi ci arricchiamo tutti e godiamocela".
"Oggi vediamo la luce di un sogno che ricordo sin da piccolo - le parole di Valerio Vesprini -. Un segno tangibile di un territorio vive, lavora e sogna in maniera unita".

Diversi gli interventi delle autorità a comincia dal delegato della Prefettura la dottoressa Alessandra De Notaristefani: "ce l'avete fatta grazie all'impegno di tutti a cominciare dai tecnici, passerete alla storia del territorio. Un' opera che rimarrà per testimoniare che un ponte è un momento di collegamento, di andare e di guardare oltre".
Per il Presidente della Provincia Michele Ortenzi "questa infrastruttura è già il simbolo del territorio", mentre per Guido Castelli "è parte di una strategia nazionale che mira ad unire Trieste a S.Maria di Leuca e a dare una identità all'Adriatico».  A chiudere gli interventi il sottosegretario Lucia Albano che l ha definita "opera meravigliosa che uscisce la costa delle Marche".
Poi l'inno d'Italua cantato da Stefania Donzelli e l'apertura: il ponte sul fiune Ete è una pagina della storia.