Politica è costruire non distruggere, Stefano Cencetti sulla crisi politica

22.07.2022
Stefano Cencetti
Stefano Cencetti
 di Stefano Cencetti

Complimenti!Una crisi incredibile, aumenti vertiginosi che creano instabilità ed incertezza, oltre un'economia ai minimi storici e questi pseudo statisti, hanno creato un'ulteriore crisi di Governo che ci affosserà definitivamente. Chi ne risentirà, come al solito, saranno gli italiani e le imprese che ogni giorno lottano contro i mulini a vento, investendo continuamente, senza avere nessuna certezza, garanzia e tutela dallo Stato, anzi, visto ciò che si sta surrealmente verificando, ne stanno decretando il trapasso definitivo. Ottimo discorso del Presidente Mattarella che, visibilmente provato e basito da tutto ciò, ha richiamato alla responsabilità di andare avanti nel lavoro per bloccare questa crisi scelerata. Personalmente, avrei imposto ai Parlamentari in questi settanta giorni prima del voto, di approvare una nuova legge elettorale, che è, a mio modesto parere, quella dei Sindaci, che da chiarezza di vittoria e garantisce governabilità senza scossoni e fibrillazioni, altrimenti, restando con la legge attutale, si rischierebbe un nuovo governo di larghe intese che sa tanto di minestrone, sicuramente non foriero di governabilità. Un grazie di cuore al Presidente Mario Draghi che ha saputo riprendere una situazione drammatica e che con le sue dimissioni ha fatto capire lo spessore politico e di grande uomo quale è, garante delle istituzioni e sicuramente politico molto più preparato e lungimirante di chi ha avuto la responsabilità certa e totale di aver fatto cadere questo governo. De Gasperi disse: "politica è costruire, non distruggere". Forse qualcuno, dovrebbe seriamente meditare sull'essenza di questa frase.