"Ore 22.30 prendere un caffè in piazza non è possibile. Un peccato per una cittá così bella"

"Weekend di Pasqua, piazza principale con tanto di isola pedonale ma luci spente e attivitá chiuse. Impossibile prendere un semplice caffé dopo cena, nè ieri sera e nè sabato:. la crisi c'è dappertutto, ma cosi non si fa accoglienza". A scrivere nella chat di Porto San Giorgio Today è Gianluca P. romano che da 26 anni frequenta la città. Da venerdì sta trascorrendo le festivita pasquali a Porto San Giorgio città d'origine della moglie e luogo di ritrovo con amici di sempre.
"Sia sabato che ieri sera, dopo aver cenato in ristoranti, - scrive - abbiamo fatto due passi in centro ma nonostante la piazza chiusa al traffico e quindi piacevole per stare insieme e far giocare in libertá i bambini, non c'era una attività aperta, solo panineria o kebab. Neanche un bar dove sedersi, l'unico aperto a 50 mt. Siamo ad aprile e nel weekend di Pasqua: come può una cittadina che si definisce turistica farsi trovare buia e senza servizi di prim'ordine?". Una protesta ma anche un invito a rendere la cittá più viva e accogliente.
"Leggo spesso il social cittadino - continua il nostro lettore - e ritengono che i commenti sono ingenerosi. Porto San Giorgio ha una vivibilità straordinaria: si gira in tranquillità, non ho mai trovato criticità nei parcheggi. Alberi mozzati, buche, marciapiedi rotti ci sono dappertutto: la crisi c'é anche nella pubblica amministrazione. Negli ultimi anni, però, vedo una città senza entusiasmo, senza orgoglio, senza la voglia di riemergere. Un anno fa c'erano le risse, quest'anno la tranquillità deve far rima con ripresa ed entusiasmo. Vetrine e luci accese, oltre al sorriso degli operatori, sono l'abc dell'accoglienza per rendere vivo e attraente il salotto cittadino, come voi sangiorgesi amate tanto chiamarlo".