Lettera aperta.Noi giovani senza spazi e sostegno per cominciare un mestiere

Allora un giovane che iniziava un' arte aveva il sostegno della famiglia, dei parenti, dei conoscenti e delle istituzioni. Era il periodo del boom e tutto era facile. Oggi viviamo in ambienti domestici dove un genitore su 4 è senza lavoro o in cassaintegrazione: logico pensa primare al mutuo, alle bollette e alla spesa che a costruire una impresa per i figli. Chi è nel commercio consiglia di guardare oltre perchè gli incassi non permettono di sostenere due famiglie, chi svolge la libera professione idem. Chi si salva è chi è nato nel settore agroalimentare ma per tirare avanti lavora 12 ore al giorno o in quello industriale ma deve avere capitali, altrimenti il sistema bancario taglia le gambe.
Poi ci sono le istituzioni. Il nuovo eden professionale oggigiorno perché se ci entri da operaio o impiegato campi. Altrimenti è un insignificante contenitore di false speranze. È vero ci sono bandi per sostenere nuove attività giovanili ma poi vai a fare due conti e quando dopo un periodo di startup ti ritrovi a pagare affitti esorbitanti sai che oltre non puoi andare. Perché la pubblica amministrazione invece di svendere il proprio patrimonio immobiliare, non pensa a convertirlo per i giovani? Spieghiamo meglio: box del mercato coperto, ex silos, rotonda alla pinetina, ex mercato ittico sono beni immobili che potrebbero fruttare soldini alle casse comunali, invece sono abbandonati o in attesa di vendita. Noi giovani, invece, siamo costretti a rivolgerci al privato se vogliamo creare una attività, che chiede 2 mila euro per 80 metri quadrati. Una follia che costringe i più a stare a casa: quanto dovrebbe incassare una impresa per pagare quella somma solo di locazione? Il comune, ad esempio, potrebbe sostenere i giovani ristrutturando i propri beni e metterli a bando con affitti calmierati: gli incassi andrebbero a coprire la quota del mutuo preso per le opere di ristrutturazione e la città con un sistema imprese giovani ripartirebbe. Stesso discorso anche per i terreni: affittare orti è un altro modo per essere vicini a famiglie e nuove generazioni. Chissà se qualcuno ascolterà questo grido, invece di additare la generazione di buoni a nulla, bevitori e reddito di cittadinanza dipendenti...
#letteraaperta