Macchina comunale in emergenza, dirigente pronto a lasciare e 3 dipendenti dimissionari

La macchina comunale perde i pezzi: tre dipendenti hanno ufficializzato le dimissioni mentre il dirigente del terzo settore ha annunciato a giunta e colleghi l'intenzione di lasciare. Scelte professionali e di vita ma di fatto la pianta organica comunale finisce ingessata per almeno sei mesi.
Il primo a rassegnare le dimissioni è stato il funzionario del settore affari generali che oggi ha concluso il rapporto con il Comune di Porto San Giorgio e andrà ad altro ente. A fine aprile sarà la volta dell'incaricato al patrimonio e demanio: una perdita in un momento strategico tra progetto per il nuovo lungomare e soprattutto concessione del porto. Terzo dipendente a lasciare, a fine maggio, sarà un assistente sociale: anche qui dimissioni in un periodo di emergenza a causa dell'aumento dei casi di bisogno. Scelte personali e nel pieno rispetto delle regole.
Per tutti e tre i casi l'amministrazione comunale non potrà assumere prima di sei mesi come previsto dal contratto nazionale nel pubblico impiego, ma solo sostituzioni a tempo.
Discorso diverso per il dirigente Alessio Sacchi. Arrivato a Porto San Giorgio nel novembre del 2021 sotto la giunta Loira con incarico di dirigente ai servizi sociali e settori cultura e turismo, ha annunciato di lasciare a settembre.
La scelta del quarto dirigente nell'organigramma comunale, va ricordato, fu motivo di scontro politico tra l'allora governo Pd e i civici capitanati dall'oggi primo cittadino Valerio Vesprini. Scelta di Loira & co che portò poi alle dimissioni dell'allora assessorere.
Che succederà a settembre? Nuovo concorso o Comune a tre punte? Quasi scontata la seconda ipotesi vista l'intezione manifestata anche in campagna elettorale dall'oggi governo di alleggerire i costi. 70/80 mila euro di risparmio per il bilancio comunale, con il probabile accorpamento dei settori servizi sociali, cultura e turismo ad altro dirigente che per logica dovrebbe essere l'avvocato Carlo Popolizio.
Il carico di lavoro potrebbe essere spostato su nuove posizioni organizzative che incidono circa 9-10 mila euro all'anno.
Insomma una pianta organica da rivedere.
#portosangiorgiotoday