Lungomare, scontro in consiglio. Vesprini: no all'ostruzionismo. La minoranza: confusione sulle tamarici

Apertura dei lavori affidati a Salvatelli.
"La nostra responsabilità è fare il bene - ha attaccato l'assessore ai lavori pubblici: per arrivare al progetto definitivo abbiamo fatto tutti i passaggi, ben 21 enti per i pareri. Un gran lavoro dei tecnici e degli architetti. Noi abbiamo dato il nostro indirizzo politico che ha portato la scelta di un lungomare sangiorgese dalla stessa impronta viaria e ciclo pedonale. Le tamerici? Saranno tutelate". Nel tecnico delle procedure sono arrivate le parole del Rup Sisi che sostiene nel lavoro il dirigente Postacchini. "Il cronoprogramma imposto dalla Suap è da brivido - ha detto -. il mio obiettivo è completare l'opera nei tempi con tappe già cadenzate".
Microfono al consigliere Emiliano Agostini che ha presentato la mozione: " Sosteniamo le associazioni che hanno presentato una petizione con 1200 firme: .rinunciare alle 50 tamerici che hanno caratterizzato il lungomare non lo condividiamo. Nella relazione del progetto si parla di espianto e spostamento, ma sappiamo che saranno poste a rischio morte. Oltre ai costi. Chiediamo il mantenimento e dare spazio alla sostenibilità nel progetto".


"È mortificante per la minoranza venire a conoscere il progetto dal chiacchiericcio - spiega Nicola Loira - questa assisse, e i cittadini, merita una discussione più ampia perchè è un opera pubblica che interesserà la vita dei prossimi 40 anni. Noi abbiamo iniziato un percorso di lungomare turistico e oggi chiedo di tornare indietro: recuperare l'identità con le tamerici, caratterizzanti per la città con la sua storia". In conclusione Loira ha richiamato l'attenzione per il tratto di viabilità della litoranea nord chiedendo un cordolo tra via delle Regioni e via delle Marine per ripristinare il senso unico. "Sono contrario al doppio senso - ha tenuto a precisare - va contro la nostra idea di lungomare turistico".

Ultimo intervento per il sindaco.
"Un consiglio chiesto dopo 4 mesi di silenzio con le problematiche relative ai tempi per i fondi Pnnr: questa è la responsabilità dell'opposizione?" è l'interrogativo di un serafico Valerio Vesprini. "Chi oggi chiede sotenibilità - interroga ancora il primo cittadino - ha dimenticato di aver costruito a sud una pista ciclabile sopra il marciapiede per lasciare spazio ai parcheggi? Mi sono divertito a leggere le 1200 firme portate della petizione: appena 150 quelli di Porto San Giorgio".
E poi giù sulla partecipazione. "Ho incontrato i comitati più volte rassicurandoli sulle scelte. Non prendo lezioni di cultura ssostenibiità da parte di chi ha voluto una via Petrarca non ciclabile a due passi dalle scuole, luogo di educazione civica e ambientale.
A luglio gli uffici mi hanno detto che non era stato fatto niente per la progettualità perchè la politica vicina alle elezioni ha lavorato su porto ed Excelsior nonostante i tempi del Pnrr". Il dubbio: "il consenso prima del bene comune".
"Oggi - continua Vesorini - viene chiesto tempo, dibattito pubblico: perchè non l hanno fatto per la nuova piazza Matteotti o Bambinopoli? Non ricordo di opere pubbliche passate in consiglio Oggi noi abbiamo dato spazio alla democrazia".
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