Nomine Steat, lo sgarbo di Calcinaro e l'abbandono dell'assemblea di Vesprini

Fa rumore negli ambienti politici del fermano il non voto di Porto San Giorgio all'assemblea per il rinnovo delle cariche Steat. Il sindaco Valerio Vesprini, nel mezzo della discussione, ha lasciato l'aula in segno di protesta perché, secondo i rumors , non avrebbe gradito modi e metodi usati nella selezione dei candidati.
Discordia accesa dal sindaco Paolo Calcinaro che ha proposto e indirizzato i colleghi verso i tre eletti, ovvero Maurizio Laurenzi, Giovanni Balestrieri e Simona Cardinali. Proprio quest'ultimo nome ha fatto saltare dalla sedia il sindaco sangiorgese perché la professionista era candidata consigliere alle ultime elezioni nella coalizione Loira, lista Sangiorgio Viva. Un affronto di Calcinaro al collega Vesprini? E soprattutto: perché sulla questione Steat nessuno ha investito Porto San Giorgio che ha dovuto subire l'asse fermano elpidiense? La città rivierasca che detiene 817 azioni, non poteva aver diritto ad esprimere un candidato (l'ultimo sangiorgese a sedere nel cda Steat è stato Dario Laurenzi durante il Loira 1)?
Uno sgarbo quello di Calcinaro che potrebbe pesare anche nella futura fusione Solgas-San Giorgio Energie dove, anche qui, la fuga in avanti del primo cittadino fermano stona un pò, sempre per modi e metodi. Se Fermo e Porto San Giorgio debbono andare a braccetto nella futura societá del metano in virtù della tutela degli interessi della parte pubblica, perché Calcinaro ha accelerato a mettere nero su bianco alla trasformazione in spa della Solgas con relativo nuovo statuto senza attendere i cugini sangiorgesi?
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