"La Società Operaia condivide l'azione del Tag Costa Mare ma non è contro Jovanotti"

06.08.2022
C'è anche il nome della Società Operaia G.Garibaldi tra le 15 associazioni che hanno firmato il protocollo contro il Jova Beach party a Lido di Fermo. "Un no che non é contro la musica o l'artista Jovanotti, bensì contro chi ha autorizzato l'evento in quel luogo", precisa il presidente del sodalizio sangiorgese Maurizio Mattioli. La Societá Operaia di via Gentili dal 2017 ospitata il Comitato Tag Costa Mare e ne condivide gli obiettivi per la costituzione di aree naturali e le Zps (Zone a protezione Speciale) sancite da Europa e Regione.

 "Lo statuto dell"associazione va nella direzione della tutela ambientale - spiega il presidente - a maggio nel nostro giornalino abbiamo affrontato il tema Jbp e abbiamo ospitato un dibattito, condividendo la battaglia del Comitato Tag Costa Mare  contro l'evento  in quel tratto di costa. Perché non allo stadio? O altre aree?".
Non è solo fratino o uova della caretta caretta ad essere a rischio, ma tutto il patrimonio ambientale su cui sono stati effettuati investimenti in termini di sostenibilità.
"L'amministrazione  di Fermo dopo il Jbp  del 2019 aveva accolto la proposta del Comitato  per riparare al danno naturalistico -  continua l'avvocato Mattioli -. Di comune accordo con la Regione Marche è stata messa in atto l'opera faticosa per impiantare essenze da altri ambienti e ricostruire l'area. Sono stati spese energie e fondi pubblici tanto da far pensare che il futuro fosse tutela e protezione. Non è stato così".
Dunque quella della Società Operaia è una battaglia di principi e non un attacco frontale all'artista Jovanotti , anche se quell'etichetta di "econazisti" appiccicata ieri addosso alle 15 associazioni ambientali non è piaciuta affatto.

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