Il Pd rilancia: miniprogramma, rimpasto di giunta e primarie di coalizione

Ricucire lo strappo con i civici attraverso un programma di fine mandato, rimpasto di giunta se serve e primarie di coalizione. Il direttivo del PD riunitosi ieri presso la sala Acruto Vitali ha tracciato le tappe dell'ultimo semestre di governo cittadino e approntato gli indirizzi in vista della tornata elettorale della prossima primavera.
All'incontro indetto dal segretario Michele Amurri ha preso parte il sindaco Loira, gli assessori Di Virgilio, Gramegna e Baldassarri, quasi tutti i consiglieri comunali e diversi tesserati. Primo passo sarà il congresso cittadino che dovrebbe tenersi nel mese di novembre: la riconferma del segretario pro tempore Amurri, subentrato all'eletta Coman poi dimissionaria, non è scontata perchè il momento è delicato e quindi occorre esperienza. Dopo la recente uscita dal partito di Dario Laurenzi, sono in ascesa le quotazioni di Antonello Cossiri, figura di mezzo tra la fronda giovane e riformista e i cosiddetti senatori del partito. Per il nuovo segretario ci sarà da sciogliere il nodo primarie di partito o no. I nomi in casa dem sono scottanti: Di Virgilio, Gramegna e Ciabattoni. Scegliere non sarà facile così, a meno di accordi, una mini consultazione con gli elettori sarebbe l'unico modo per evitare scontri interni.
L'obiettivo primario del Pd in questa fase, però, è ricucire le divisioni che si sono palesate nella coalizione. Vesprini, Bisonni e Catalini sono i rappresentati di civiche utili e necessarie per il dopo Loira ed evitare l'isolamento del partito. Il lavoro di rammento è stato affidato al sindaco che potrebbe mettere sul tavolo un mini programma e ad un rimpastino di giunta: fuori Di Virgilio in favore di Bisonni o di qualcuno dei suoi. Una scelta dura ma che il Pd potrebbe anche digerire, se ciò servirà a ricompattare la coalizione che governa Porto San Giorgio da 10 anni.
