Il Pd decide di non decidere, gli alleati spingono per un sindaco civico

Articolo Uno, Italia Viva, Azione e i nuovi arrivati Verdi hanno chiesto al sindaco Loira di essere figura di garanzia in questa fase. Nell'agenda del primo cittadino, super impegnato a portare a termine operazioni amministrative di rilevanza come lungomare e Excelsior, ci sono un paio di nomi sui quali sta lavorando. Soprattutto con una professionista donna ma il percorso è tutto da costruire e i tempi stringono. Se la data delle elezioni dovesse essere confermata per i primi di giugno, il candidato avrebbe solo 4 mesi di tempo per organizzare alleanze ed entrare, elettoralmente parlando, nella cittá. Troppo poco tempo, senza pensare che il Pd sta già pensando e lavorando al programma del prossimo quinquennio: chi entrerebbe nella scena con sotto al braccio un manuale scritto da altre mani e senza confronto?
Ecco dunque che il nome del candidato sindaco va cercato dentro ai partiti, o meglio dentro al Pd. I nomi sulla bocca di tutti sono sempre quelli: Ciabattoni, Di Virgilio e Gramegna, in rigoroso ordine alfabetico. Ma come scegliere tra i tre? La parola primarie, tanto cara ai Dem, sembra tabù, anche se il segretario Amurri non disdegna per quelle di coalizione. E qui si aprono altri interrogativi su chi del PD parteciperà e se gli alleati hanno nomi.
Ci sono poi i nodi Bisonni e De Luna: il primo ha annunciato che non sarà della partita e potrebbe essere una perdita rilevante, mentre l'assessore al commercio non si sa se resterà civico o della partita con qualche partito.
Un dato è certo: il sondaggio fatto da #portosangiorgiotoday attraverso il popolo social ha visto Catia Ciabattoni doppiare il rivale Francesco Gramegna. Un dato che sotto sotto ha dato un segnale importante sugli equilibri interni ai dem.
#portosangiorgiotoday