Il candidato sindaco Udc Cencetti: più spazi per vaccini e tamponi

31.12.2021
 di Stefano Cencetti

 Chi amministra, sceglie una posizione da prendere e detta la linea politica, ovviamente, accontentando ed allo stesso tempo scontentando una parte dei cittadini. Faccio questa premessa, doverosa, perchè in un momento di profonda congiuntura sanitaria, economica e personale, occorre a mio modesto parere, fare scelte chiare, concrete e definite che traccino una rotta seria e lineare per tutelare l'incolumità di tutta la comunità cittadina. Entrando nello specifico, tutti questi decreti legge che si susseguono a distanza settimanale, non risolvono questa grave "furia" pandemica...è sotto gli occhi di tutti. È un po', come combattere la polmonite con le tisane. Credo, che sia il momento di fare scelte forti, come porre l'obbligo vaccinale alla collettività per non raggirare il problema che altrimenti si presenterà continuamente. Ricordo che a tutti noi da bambini e tutt'ora, c'erano e ci sono vaccini obbligatori da eseguire e nessuno dei nostri genitori e di noi genitori sapevano e sanno cosa c'era e c'è nei vaccini stessi, ma occorre fidarsi della sanità ed affidarsi ad essa. Una chiosa rivolta al Sindaco e al Presidente della nostra Regione è quella di attuare loro stessi ordinanze chiare, definite e forti per combattere e cercare di debellare in maniera definitiva questo nemico invisibile e silenzioso. Regione e Comune hanno la possibilità di fare ordinanze autonomamente senza il benestare governativo centrale. Diano un segnale chiaro ed inequivocabile. Tardando ancora ne risentiranno gli stessi cittadini, il tessuto sociale e la nostra economia oramai ridotta ai minimi termini. Gli ospedali ed i nostri splendidi sanitari sono ridotti allo stremo. Forse e ribadisco forse, la fiera d'autunno non doveva essere fatta, come altri eventi che incentivavano il proliferare di questo maledetto virus. Si potrebbero utilizzare come centri vaccinali per non far creare file chilometriche e assembramenti clamorosi anche i presidi ospedalieri periferici come quelli di Porto San Giorgio, Sant'Elpidio a Mare, Monte Giorgio ecc. Sono delle idee che sottopongo a chi ci amministra, ma è giunta l'ora di fare presto, perchè le mezze misure e le mezze scelte, non risolveranno mai il problema, anzi lo amplificheranno facendoci andare avanti in una lenta e sconcertante agonia.