"Mi ha colpito con pugni in pieno volto, poi sono svenuto. Non so chi fosse l'aggressore"

"Mi ero fermato al bancomat delle Poste e sono entrato al bar per un caffé - attacca Manuel nel racconto - i miei figli in auto. Sono stato avvicinato da un uomo straniero, apparentemente giovane, che mi ha chiesto se poteva dirmi due parole. Non l'avevo mai visto prima. Ha cominciato a parlare ma non capivo quel che diceva: pochi attimi e mi ha sferrato un pugno a freddo in pieno volto, subito seguito da altri. Non ho avuto il tempo di pararli. Sono finito a terra e poi non ricordo più nulla perchè ho perso i sensi".
Sembra che l'aggressore non fosse solo stando al racconto di alcuni testimoni : si sono dileguati in un battibaleno. Gli avventori del locale preoccupati dalla situazione hanno allertato soccorsi e forze dell'ordine.
"Mio figlio è stata la prima faccia che ho visto come mi sono ripreso, è corso in mio aiuto". L'arrivo della Croce Azzurra, il trasporto in ospedale dove, dopo le medicazioni, è stato sottoposto ad esami diagnostici. Ne avrà per diversi giorni.

" Bisogna fare di più per la sicurezza - commenta Manuel Cosimi - questa gente senza scrupoli che non ha nulla da perdere non può girare liberamente. Capisco che le forze dell'ordine sono sotto dimenzionate ma lo Stato deve mostrarsi forte contro il malaffare e soprattutto al fianco dei cittadini che hanno il diritto di vivere liberamente la città. I nostri figli hanno bisogno di sicurezza, lo grido con forza".
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