È stato il dosso a provocare la morte di Ciro Matrullo? La Procura vuol vederci chiaro

03.02.2023
Viale XX Settembre e l'avv. Andrea Agostini
Viale XX Settembre e l'avv. Andrea Agostini
È stata la velocità eccessiva del motociclista o piuttosto la pericolosità del dosso la causa dell'incidente dell'11 maggio 2020 dove ha perso la vita il 23 enne Ciro Matrullo?

La famiglia vuol sapere e attraverso il legale Andrea Agostini ha chiesto alla Procura della Repubblica di Fermo un approfondimento di indagine.

Il fatto. Poco prima delle 20 di quell'11 maggio 2020 il giovane scomparso percorreva da nord a sud via XX Settembre quando, giunto all'altezza del civico n.152, nel sormontare un dosso artificiale rallentatore di velocità, perdeva il controllo della sua moto e finiva con l'urtare un palo di segnaletica stradale, riportando traumi e andando in arresto cardiaco.Inutili i tentativi di rianimarlo, tanto sulla sede stradale, quanto in pronto soccorso a Fermo, moriva intorno alle ore 21:40.

Una tragedia con la quale i familiari del giovane prematuramente scomparso ogni giorno convivono e nel rispetto della memoria chiedono chiarezza.

Negativi gli esami tossicologici, quale la causa del sinistro? La velocità eccessiva del motociclista o piuttosto la pericolosità del dosso? Di qui l'indagine penale, con richieste di archiviazione cui si è ripetutamente opposto per i familiari del defunto l'Avv. Andrea Agostini fino a trovare ascolto nel Tribunale di Fermo, prima la Giudice dott.ssa Maria Grazia Leopardi poi la Giudice dott.ssa Teresina Pepe.

Al momento del sinistro mortale, chi era il responsabile proprietario della strada? Chi il responsabile della sua manutenzione? Chi il responsabile della conformità a legge del dosso?Nei luoghi è presente un limite di velocità di 40 km/h con un dosso rallentatore alto cm.15, questo è regolare? O dovrebbe forse essere di soli cm.5?Domande cui la Procura della Repubblica dovrà rispondere alla richiesta di questi giorni, provvedimento depositato il 24 gennaio scorso, da parte del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Fermo, che ritiene trattarsi di "accertamenti preliminari ad ogni ulteriore valutazione in ordine alla velocità del mezzo".
"Quel dosso omicida è pericoloso e perché esso non torni a uccidere, va rimosso - afferma l'avvocato Andrea Agostini -. Le indagini degli inquirenti non hanno individuato la velocità del mezzo, ma le testimonianze raccolte provano il giovane non stesse correndo e una nostra perizia di parte accerta che, pure rispettando il limite di velocità previsto, la moto al contatto con il dosso sobbalza e perde aderenza al terreno con conseguente squilibrio del mezzo.La giustizia bene procede il suo corso, ma non c'è soddisfazione perché nulla potrà mai restituire alla vita e ai suoi affetti il giovane Ciro, vittima della strada".
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