Due clandestini algerini sorpresi in città, fermati ed espulsi dalla Polizia

Impegno costante e quotidiano a servizio della collettività sia per garantire la serenità familiare e lavorativa ai cittadini extracomunitari stabilmente domiciliati nei nostri comuni sia per affrontare, da circa un mese, le esigenze dei profughi dell’emergenza umanitaria determinata dalla guerra in Ucraina in perfetta sinergia con la Prefettura, l’Asur e gli altri Enti coinvolti, a vario titolo e nel rispetto delle specifiche competenze, nell’accoglienza.
Umanità, comprensione e professionalità sono le caratteristiche delle donne e degli uomini della Polizia di Stato dell’Ufficio Immigrazione nell’affrontare le situazioni, anche difficili, connesse ai fenomeni migratori che consentono sempre più, anche nelle Marche, la crescita economica e sociale delle comunità.
E la medesima determinazione e unicità di intenti è applicata nei casi di cittadini extracomunitari irregolari sul territorio nazionale, nei confronti dei quali vengono attivate le procedure previste dalle normative vigenti concernenti i decreti di espulsione del Prefetto e gli ordini del Questore di lasciare l’Italia.
Provvedimenti amministrativi espulsivi, seguiti passo per passo dall’Ufficio Immigrazione, che possono essere considerati quasi una misura di prevenzione poiché gli stranieri irregolari, non avendo un titolo di soggiorno per svolgere attività lavorative lecite, sono spesso utilizzati quale manovalanza per la commissione di reati, soprattutto predatori e connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Le Forze di polizia del territorio fermano hanno, nell’Ufficio Immigrazione della Questura, un preciso riferimento in caso di rintraccio di soggetti non in regola con le norme sul soggiorno in Italia non solo nel corso delle ordinarie attività di controllo del territorio ma anche a seguito della dimissione dal carcere di Fermo.
Sono due aspetti tra loro diversi ma le due strade convergono entrambe nella stessa direzione, quella che porta all’Ufficio Immigrazione.