Del Vecchio e la festa di Predappio: è storia e certi ideali li porto con me. Non sono più nell'Udc

01.11.2022
Del Vecchio al corteo di Predappio
Del Vecchio al corteo di Predappio
"Quell'epoca non tornerà più, lo sappiamo tutti: Predappio è stato un appuntamento con la storia, un ritrovo tra  chi condivide ideologie che, personalmente, non ho mai rinnegato. Sanno tutti cosa c'è sulla catenina che ogni giorno indosso". Carlo Del Vecchio, ex consigliere ed ex assessore, anche se fuori dalla vita politica attiva, fa sempre parlare di se. Ieri il suo volto è passato su tutti i principali media italiani perché in testa al corteo di Predappio dove circa 2 mila tra uomini e donne si sono radunati a due passi dalla tomba di Benito Mussolini per celebrare i 100 anni dalla marcia su Roma. Ha guidato i cori, urlato frasi dell'epoca.

"Di quell'epoca mi è sempre piaciuto il rispetto delle regole - racconta Del Vecchio - e l'ho fatto un principio di vita. Tutti sanno che tra Che Guevara e Mussolini scelgo quest'ultimo, tra chi vuole la liberalizzazione delle droghe e chi invece le combatte sono con i secondi, ma nella vita amministrativa sono e sarò sempre per scelte democratiche, liberali partendo dal basso. Così ho fatto e così farò nel mio futuro impegno politico". 
Il presente è vicino al nuovo Presidente del Governo Giorgia Meloni e alla Politica di Matteo Salvini.

"Tutti conoscono le mie simpatie, vengo dall'Msi  - spiega -  e non sono state mai un problema. La mia storia amministrativa parla da sola: il mio impegno è stato sempre limpido ed apprezzato. Ho lavorato per la mia città, per il territorio insieme a tutti quelli che hanno bussato alla mia porta, senza distinzioni di bandiere. Ed i consensi, bipartisan, l'hanno dimostrato".
E l'Udc? "Le strade si sono separate - aggiunge - ho sostenuto l'attuale amministrazione come civico ma la mia orbita è sempre il centro destra e per questa area continuerà il mio impegno attivo".
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