"C'era da aspettarselo che prima o poi faceva del male a qualcuno", l'amarezza dei commercianti

Ore 12 davanti al bar En Plein è un via di amici e clienti come fosse una staffetta di solidarietà verso il proprietario e barista accoltellato ieri sera dietro al bancone per aver detto basta ad una persona già in stato alterato. Il locale oggi è chiuso perchè Angelo è ricoverato presso il reparto di chirurgia dell'ospedale Torrette di Ancona: le sue condizioni sono stabili ed in attesa di accertamenti per verificare se la lama ha provocato lesioni agli organi.

"Sono vicino all'esercente ferito e ringrazio le forze dell'ordine che sono prontamente intervenute riuscendo a bloccare il presunto aggressore - scrive -, un soggetto ciclicamente pericoloso e purtroppo già noto per altri fatti accaduti in passato (l'arrestato già in passato si era macchiato di minacce e irruzioni in molti pubblici esercizi e attività commerciali della città. Una volta ha fatto anche irruzione, ai tempi dell'amministrazione Loira, in Comune seminando il panico). Auspico che episodi analoghi possano essere prevenuti con gli strumenti consentiti dalla legge e che si rafforzino le attività di controllo".
Un fatto che ha scosso molti commercianti che negli ultimi giorni si sono visti piombare nell'attività l'aggressore in cerca di soldi o bevute. Tra mercato coperto e via Gentili c'è chi racconta "di aver dato da bere o soldi pur di tiglierlo di torno " o chi "ha chiuso la porta a chiave per paura".
"Sono anni che subiamo questo personaggio - dicono - la giustizia deve essere garantista: chi ha questo tipo di problemi deve stare in strutture adeguate e di recupero. Lasciarlo libero in strada a vagare divebta una mina vagante che può provocare situazioni come quella di ieri sera".
L'aggressore stamane è stato trasferito dal reparto di psichiatria del Murri al carcere di Fermo. Dovrà rispondere di tentato omicidio aggravato da futili motivi: sarà interrogato dal.magistrato nelle prossime ore.
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