Centro destra senza più vento in poppa, è il tempo della repulitio
mai approdate in consiglio per la presenza dei "veterani" , prosegue.
Alessandra Petracci lo ha dichiarato pubblicamente, Renzo Petrozzi la seguirà: entrambi entreranno nell'orbita Valerio Vesprini sindaco che sta lavorando alacremente ai contenuti del progetto.
Il povero cdx, che ora si sta leccando le ferite dopo la riunione di venerdì scorso dove sono volati gli stracci, rischia di essere un polo con dei contenitori svuotati. L'errore più grande è stato quello di aver smesso di fare politica, di stare tra la gente di parlare dei problemi della città in piazza proprio come fanno i loro leader Salvini e Meloni. A Porto San Giorgio, invece, ognuno ha pensato a sé stesso, a quello sgabello che significa rimanere nell'orbita politico-amministrativa con quella sfacciata convinzione che uniti si vince proprio come in Regione. Non hanno fatto I conti con l'egocentrismo di alcuni e i personalismi di altri.
La guerra in Fdi tra Morese e Agostini prima o poi doveva scoppiare, così come doveva saltare in Lega l'illusione gridata della candidatura di Petrozzi ma non voluta.
I coperchi sono saltati, meglio ora che tra qualche mese dicono i più, ma ora che fare? Agostini non farà il candidato sindaco, Marinangeli neanche, tanto meno Senzacqua o Morese che avranno il compito di costruire le rispettive compagini, così se Forza Italia, come sembra, andrà verso il terzo polo, ecco allora che l'unico nome spendibile di coalizione sará quello del giovane dell'Udc Stefano Cencetti. Con un'unica controindicazione: se il centro destra perderà l'onnipresente Carlo Del Vecchio passato all'Udc per essere il capolista sarà sicuramente fuori ddall'assise. All'orizzonte, per ora, nuovi arrivi non se ne vedono.
#portosangiorgiotoday
