B&B clandestino scoperto dalla Polizia dopo una lite tra proprietà e turisti

04.05.2022
 La Volante della Questura di Fermo  è intervenuta ieri mattina a seguito di richiesta di un cittadino proveniente da un'altra Regione il quale aveva trovato, su una nota piattaforma web specializzata per le strutture di accoglienza turistica, un'offerta conveniente per un soggiorno di alcune notti a Porto San Giorgio. L'uomo, con famiglia al completo, dopo aver concordato telefonicamente il prezzo della stanza, senza effettuare la prenotazione sul sito, ed un viaggio di alcune ore, si è recato presso la struttura e, anche se insospettito dalla mancanza di una qualsiasi insegna è stato accolto dalla proprietaria alla quale ha pagato in contanti la somma pattuita.

La stanza affittata, all'interno di un appartamento occupato dalla proprietaria dell'attività ricettiva, si è presentata in disordine ed in precarie condizioni igienico-sanitarie, con tracce di escrementi di animali domestici. Dopo le legittime rimostranze, il locale è stato superficialmente pulito ma la mattina successiva, a causa del persistere delle condizioni di insalubrità, la famiglia ha deciso di lasciare l'alloggio precario richiedendo la restituzione di parte della somma già versata per i giorni successivi prima di restituire le chiavi di accesso alla struttura.

Chiaramente ne è nata una discussione e per evitare toni più accesi gli ospiti si sono allontanati, raggiunti, poco distante, da un amico della proprietaria che ha ulteriormente preteso la restituzione delle chiavi minacciando di far intervenire la Polizia che è stata invece chiamata dall'"affittuario". I poliziotti, giunti sul posto, hanno preso in consegna le chiavi ed effettuato i primi accertamenti che hanno subito fatto sorgere il dubbio sulla legittimità dell'attività dell'esercizio ricettivo pubblicizzato sul sito web.

Dopo la prima verifica ne sono seguite altre e attraverso il competente ufficio comunale di Porto San Giorgio il personale della Divisione Amministrativa della Questura ha acclarato che il B & B è clandestino, cioè non autorizzato allo svolgimento dell'attività di accoglienza.

Questa mattina, ai sensi della normativa vigente, alla titolare è stato notificato il verbale di contestazione dell'illecito amministrativo che prevede una sanzione fino a più di 3000 euro per aver gestito l'attività senza aver presentato al Comune la prevista richiesta di autorizzazione all'esercizio.

L'insegnamento del caso riportato è sempre quello di non farsi allettare da un prezzo conveniente ma di effettuare, in ogni caso, semplici verifiche di legittimità come quello di accertare che l'attività ricettiva sia autorizzata, e quindi oltre che legittima anche sottoposta ai controlli sanitari, chiedendo di vedere copia dell'autorizzazione all'esercizio se non esposta all'ingresso e non fidandosi, come nella situazione descritta, della sola presenza dell'attività su un sito on line specializzato.Un ulteriore "campanello di allarme" potrebbe derivare dai giudizi negativi postati sull'attività dai clienti che hanno vissuto esperienze analoghe nella struttura prescelta, come certamente è stato fatto dagli ospiti per una notte dei quali si è raccontato.