Affitti turistici e case vacanza "a nero", oscurati tre siti e multe da 1500 euro a privati

La tolleranza zero in vista della nuova stagione turistica nasce da una direttiva ministeriale tesa a far emergere "il nero" che spesso contraddistingue questo settore extra-alberghiero.
I primi controlli degli organi preposti ha giá prodotto frutti: tre case vacanza sangiorgesi che vendevano su Booking camere e periodi di soggiorno sono state sanzionate e le pagine oscurate perché prive di certificazione regionale, oltre per inadempienze fiscali. Nel mirino anche un appartamento di un privato che affittatava sempre attraverso piattaforme ma da controlli con volumi d'affari oltre il consentito per chi sprovvisto di partiva iva.
Chi pubblica offerte private denominate Aaut (appartamenti ammobiliati ad uso turistico) o case vacanza deve per legge indicare il Cir (Codice Identificativo Regionale) che si ottiene attraverso una domanda al Suap del Comune (viene indicato l'immobile e il periodo che non deve essere superiore a sei mesi) e la successiva registrazione al portale della Regione e www.alloggiatiweb.poliziadistato.it per registrare arrivi e presenze.
Se si è privati il contratto d'affitto turistico (non può superare i 3 mesi) è a cedolare secca ma non si può superare i 6.500 euro all'anno.
Le case vacanza, invece, considerare delle vere e proprie attivitá extra-alberghiere oltre alla certificazione regionale necessitano di un regime fiscale.
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