-14 al voto/ Quel voto di preferenza barattato che sa tanto di tradimento

29.05.2022
Sono 151 i candidati alla carica di consigliere comunale alle amministrative del 12 giugno ma nella realtà dei fatti sono un terzo coloro che stanno facendo campagna elettorale. Quella vera, fatta di studio dei 12 mila e passa nomi degli iscritti alle liste elettorali, spulciando e dividendo le famiglie tra sinistra, destra o di centro. Oppure sezionando il macro gruppo di chi ha a Porto San Giorgio la residenza solo fiscale ma risiede abitualmente a Fermo, Monte Urano, Montegranaro, Montegiorgio.

E via a trovare amici o parenti comuni per arrivare al contatto  per convincere lo "straniero" ad andare a votare e conquistare quel voto.

È il gioco naturale della campagna elettorale tra cene, aperitivi o riunioni di condominio dove per un voto personale si è disposti a tradire il proprio candidato sindaco, il partito, la civica e ideologie connesse. Già perché  diciamolo pure il cosidetto voto disgiunto che in tanti chiedono è un insulto alla coerenza. Legittimo, legale, per carità, ma  sa tanto di  coriandoli al vento di tutte quelle parole dette, promesse e sostenute.  Un elemosina elettorale di voti per soddisfare il proprio ego, per poi andare in piazza a gridare: mai con la sinistra, mai con la destra o civici senza bandiera.

Che faccia tosta!!!

#Portosangiorgiotoday.it